Dormire troppo, o troppo poco, sviluppare sonnolenza diurna e russamento, potrebbe essere collegato a un rischio maggiore di sviluppare il glaucoma, patologia che se non trattata può portare a una perdita irreversibile della vista. Lo rileva una ricerca guidata dal Beijing Huimin Hospital, in Cina, pubblicata sulla rivista scientifica Bmj Open.
La ricerca
I risultati sottolineano la necessità di una terapia del sonno nelle persone ad alto rischio di malattia, e di controlli oculistici tra le persone con disturbi del sonno cronici per verificare la presenza di segni precoci di glaucoma. Il glaucoma è una delle principali cause di cecità e, secondo le stime, colpirà circa 112 milioni di persone in tutto il mondo entro il 2040. Uno screening generale della popolazione potrebbe non essere conveniente secondo i ricercatori, mentre utile può rivelarsi quello mirato dei gruppi ad alto rischio. E uno studio pubblicato precedentemente a questo suggerisce che i disturbi del sonno possono essere un importante fattore di rischio. Gli studiosi hanno analizzato i parametri relativi a 409.053 partecipanti alla UK Biobank, una delle più ampie banche dati al mondo, tutti di età compresa tra i 40 e i 69 anni, al momento del reclutamento, e che avevano fornito dettagli sui propri comportamenti durante il sonno. Durante un periodo medio di monitoraggio di poco più di 10,5 anni, sono stati identificati 8690 casi di glaucoma.
I risultati
È emerso che chi sviluppava la patologia tendeva ad essere più anziano e con maggiori probabilità se di sesso maschile, fumatore cronico e con pressione alta o diabete. La durata del sonno troppo breve o lunga era associata a un rischio maggiore di glaucoma dell’8%, l’insonnia a un 12% in più; il russamento a un 4% e una frequente sonnolenza diurna a una probabilità del 20% più elevata.