Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the wordpress-seo domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /web/htdocs/www.eyesoneyes.it/home/wp-includes/functions.php on line 6114
Dal tappo di spumante ai fuochi pirotecnici, tutte le insidie delle feste - EyesON EyesON Dal tappo di spumante ai fuochi pirotecnici, tutte le insidie delle feste - EyesON

Dal tappo di spumante ai fuochi pirotecnici, tutte le insidie delle feste

L’esperienza del Prof. Ciro Tamburrelli e dell’Ospedale Oftalmico di Roma

 

Anche stappare uno spumante durante le cene e i pranzi delle Feste può fare male agli occhi. Per non parlare dei vetri della bottiglia che sfugge dalle mani e che possono frantumarsi in mille schegge. Ed anche i botti di Capodanno ed i fuochi pirotecnici, a cui gli italiani, specie al Sud Italia ma non solo, sono affezionati, possono fare dei danni importanti.

Si avvicina il Natale e come ogni anno (anche in tempi di pandemia) aumenta il rischio di incidenti agli occhi.

A fare il punto è il Prof. Ciro Tamburrelli, Direttore Dipartimento di Oculistica e rete oftalmologica, Ospedale Oftalmico di Roma.

Gli italiani nel periodo natalizio, nonostante il Covid, non sembra vogliano rinunciare a botti e fuochi pirotecnici, e a bottiglie da stappare nei vari festeggiamenti. Ci conferma che questa consuetudine è direttamente proporzionale ad un aumento di infortuni agli occhi?
Si certo. Dieci anni fa era sicuramente più frequente, ma ancora oggi abbiamo incidenti da festeggiamenti. Alcuni banali, altri decisamente più gravi. Oggi sono più frequenti i traumi contusivi da tappo di spumante o prosecco.
I “botti” a Roma sono meno frequenti. Anche i famosi fuochi pirotecnici possono dare problemi seri (pensiamo a Napoli…). Tipica è la verifica, soprattutto da parte dei papà del perchè un fuoco non ha funzionato; poi questo parte improvvisamente … magari con ritardo, ma parte.

Chi sono i più colpiti e a rischio: i bambini o gli adulti, entusiasti di dimostrare la loro “abilità pirotecnica”?
Come dicevo prima soprattutto i papà che controllano i “malfunzionamenti”.

Ha un episodio curioso da raccontarci accaduto presso il suo Ospedale?
Sì, non dimenticherò mai quando una mamma di una provincia non laziale portò d’urgenza il suo piccolo di un anno, che a mala pena riusciva a camminare, e che la sera di Natale, incuriosito da una bottiglia di prosecco sotto l’albero di Natale l’aveva appena sollevata. Purtroppo, essendo troppo pesante, gli era sfuggita di mano e si era frantumata in mille schegge di vetro. Il piccolo purtroppo rimase ferito in un occhio. Lo operai immediatamente, la Notte di Natale. Il piccolo ora è cresciuto, ed è diventato un campione di equitazione. E grande è anche il meraviglioso ulivo bonsai che mi ha regalato allora, e che io ho piantato nel terreno. Mi ricorda quell’incredibile Natale!

Come si organizza un Pronto Soccorso oculistico in questo periodo? La Struttura ha bisogno di essere incrementata?
In realtà l’organizzazione è retta in prima linea da colleghi più giovani, che hanno comunque un’esperienza chirurgica davvero unica nel campo. Ma soprattutto a Natale e Capodanno i più esperti e con ruoli direttivi sono in supporto continuo e pronti ad intervenire.

Cosa raccomanda a chi stapperà la bottiglia il 31 dicembre e utilizzerà botti e fuochi per i festeggiamenti?
Davvero è importante considerare come potenzialmente molto pericolosi tutti i fuochi pirotecnici, anche i più banali. Bisogna inoltre fare moltissima attenzione nell’apertura delle bottiglie che contengono vini spumeggianti. Il tappo può partire con violenza ancor prima che venga completamente aperto il cestello metallico o la sicura in silicone. Quel che raccomando è di aprire sempre la bottiglia con il palmo della mano a coprire il tappo, e di non guardare il tappo, e soprattutto non dirigerlo mai verso le persone vicine.

 

Spread the love