Le donne in menopausa sono maggiormente soggette a sviluppare la sindrome dell’occhio secco.
Controverso appare il rapporto tra questo disturbo e la terapia sostitutiva che può essere utilizzata come supporto. Tale terapia sembrava inizialmente portatrice di benefici; si è poi visto che così non era, anche a causa di un forte dosaggio di ormoni estrogeni. Negli ultimi anni, con l’avvento di nuove terapie sostitutive con molti meno dosaggi ormonali, sembrano non esservi da parte degli specialisti controindicazioni particolari al loro utilizzo, seppure i dati presenti in letteratura scientifica non siano conclusivi.
Fa il punto la Professoressa Rita Mencucci, Dirigente Medico SOD Oculistica Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi, Università di Firenze.