Farmaci nuovi, da poco immessi sul mercato, ancora poco conosciuti, ma con delle potenzialità importanti. Sono i biosimilari, di cui anche in oculistica si fa utilizzo.
Lo spiega ai microfoni di EyesON il Dottor Sandro Saviano, della Clinica Oculistica Universitaria di Trieste
L’introduzione dei biosimilari è avvenuta negli ultimi anni. Rientrano nella categoria dei farmaci biologici e arrivano al mercato nel momento in cui il brevetto dei farmaci originali scade. Nell’ambito delle malattie oculari e specificamente della degenerazione maculare legata all’età, i farmaci anti-VEGF che hanno occupato la scena terapeutica hanno un brevetto scaduto o in fase di scadenza. Da qui il tentativo e la volontà di creare dei farmaci simili. Il costo è di dieci volte inferiore.