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I recenti sviluppi tecnologici della tomografia a coerenza ottica (OCT) hanno consentito di individuare l’interfaccia sclero coroideale, permettendo un’analisi dettagliata della coroide stessa e la misurazione del suo spessore. Per definire un aumento focale o diffuso di quest’ultimo è stato coniato il termine Pachicoroide. Tuttavia, oggi giorno tale termine definisce un fenotipo caratterizzato da una riduzione dello spessore della coriocapillare al di sopra di vasi coroideali dilatati ed iperpermeabili, con l’eventuale presenza delle pachydrusen (depositi simil-drusen).
Lo spettro patologico della Pachicoroide comprende la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), l’epiteliopatia pigmentata multifocale (PPE), la neovascolarizzazione pachicoroideale (PNV), la vasculopatia coroideale polipoide (PCV), l’escavazione focale coroideale (FCE) e la sindrome peripapillare pachicoroideale (PPS).
Tuttavia, restano ancora molti i dubbi riguardo l’eziopatogenesi comune di queste patologie. Un ulteriore avanzamento delle tecniche di imaging potrebbe migliorare la comprensione della base fi iopatologica delle stesse, traducendosi in un approccio terapeutico comune, ad oggi invece eterogeneo e non standardizzato. […]
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