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Il nervo ottico, una finestra sul cervello

A Roma il Congresso Neuro-Roma 2022

 

La Neuroftalmologia è una branca che si occupa dei disturbi neurologici della visione.

In particolare, il nervo ottico è la parte più anteriore del cervello e rappresenta per gli esperti una finestra sull’attività cerebrale. Attraverso il suo studio con nuove metodiche di immagine è possibile fare diagnosi precoce di molte malattie neurologiche: malattia di Parkinson, Alzheimer, sclerosi multipla.

A focalizzarsi su questo è l’evento Neuro-Roma 2022, in corso a Roma.

“Oggi – spiega il Dottor Federico Sadun, Dirigente medico dell’Ospedale Oftalmico di Roma – non solo per la diagnosi, ma per la verifica dell’efficacia della terapia, il suo studio tramite una metodica di indagine definita OCT (Tomografia ottica computerizzata) è inserito in tutti i trials farmacologici per il trattamento di queste patologie.

“Le patologie del nervo ottico – specifica Sadun – possono interessare tutte le fasce di età: alcune, ereditarie, si manifestano in età adolescenziale ed è possibile fare delle innovative terapie geniche. Anche nell’anziano si possono avere patologie ischemiche del nervo ottico, che son frequenti e anche estremamente invalidanti. La diagnosi precoce e un trattamento farmacologico aggressivo sono la chiave”.

Per quanto riguarda il Covid, invece – prosegue Sadun – “è dimostrato che c’è un selettivo tropismo, una reazione di orientamento, del virus nei confronti del sistema nervoso centrale e del nervo ottico, che può essere interessato con forme principalmente di tipo autoimmune, in cui si scatenano reazioni che vanno ad interessare varie parti del cervello e quindi il nervo ottico stesso. Inoltre, il virus si è dimostrato in grado di indurre uno stato di iper – aumento della velocità di coagulazione, e quindi si correla con malattie di tipo ischemico, che possono interessare anche il nervo ottico”.

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