Una ricerca americana ha stabilito che qualsiasi associazione tra le due potrebbe essere debole o del tutto assente
Negli ultimi anni diversi studi hanno indagato possibili collegamenti tra il glaucoma, un disturbo neurodegenerativo che è la principale causa di cecità irreversibile, e la funzione cognitiva, con risultati contrastanti.
Ciò che emerge da un’ampia ricerca recentemente pubblicata sul Journal of the American Geriatrics Society è che qualsiasi associazione potrebbe essere debole o del tutto assente.
Perlomeno fino al punto in cui la malattia non compromette in maniera molto importante la vista. Lo studio ha incluso 7.073 adulti statunitensi di età pari o superiore a 51 anni che sono stati intervistati telefonicamente ogni 2 anni: è emerso che coloro che hanno sviluppato il glaucoma tendevano ad avere punteggi delle funzioni cognitive più elevati, ma anche tassi più elevati di declino del punteggio cognitivo in un periodo di 18 anni nel quale sono stati seguiti.
Le associazioni osservate tra glaucoma e funzione cognitiva sono state considerate dagli autori della ricerca deboli ed era improbabile che fossero clinicamente significative.
“In questo ampio studio longitudinale, una diagnosi di glaucoma non era associata a tassi più elevati di declino cognitivo – osserva l’autore senior Joshua R. Ehrlich, della University of Michigan Medical School – tuttavia, i ricercatori non hanno avuto accesso a dati clinici per determinare se la perdita della vista correlata al glaucoma sia un fattore di rischio per il declino cognitivo e la demenza. Questa è una domanda importante da considerare per gli studi futuri”.