Glaucoma, la chirurgia italiana è al passo con i tempi

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Glaucoma, la chirurgia italiana è al passo con i tempi

In che misura la tecnologia può ridurre le liste di attesa?

Giornata Mondiale della Vista a cura di IAPB Italia ETS

Glaucoma: passato, presente e futuro

La parola al Prof. Giorgio Marchini, Presidente S.I.GLA.
A margine della XX edizione del Congresso della Società Italiana Glaucoma (S.I.GLA.), gli specialisti protagonisti della sessione di live surgery commentano le tecniche e la preparazione nel nostro Paese per trattare la patologia

 

Quattro giovani chirurghi si sono succeduti, fra gli altri, nella sessione di live surgery svolta all’interno del XX Congresso della Società Italiana Glaucoma (S.I.GLA.), tenuto a Bari nel giugno 2024. Tutti gli specialisti concordano, in questa video intervista, nel sottolineare l’importanza dell’introduzione rapida a cui assiste il settore di nuove metodiche, tecnologie e strumenti, a vantaggio dell’operatore e del paziente.

In particolare, a cimentarsi nell’impianto dei nuovi micro dispositivi di drenaggio per il glaucoma (Migs), durante la sessione, è stata Francesca Chemello, dirigente medico di I livello, responsabile dell’ambulatorio glaucoma chirurgico dell’unità operativa complessa oculistica dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona.

Di sicuro, l’offerta sempre più ampia di tecniche per trattare in sala operatoria la patologia del glaucoma ha aumentato oggi le possibilità e la necessità di aggiornamento. “Abbiamo visto – afferma Matteo Sacchi, professore associato in oftalmologia presso l’Università degli studi di Sassari – come oggi ci siano tante armi a disposizione. La chirurgia mininvasiva non deve essere banalizzata perché c’è sempre un follow-up e un’attenta selezione del paziente, ma in più consente un recupero post operatorio più veloce”.

Il glaucoma resta una malattia complessa per la quale il professionista deve essere altamente specializzato: “In equipe è necessario avere un medico specializzato perché il ventaglio delle tecniche impone una sotto specialità”, commenta Nicola Ungaro, dirigente medico di I livello presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma.

Dell’esperienza all’estero e dell’orientamento verso la malattia nelle altre nazioni parla Giacinto Triolo, professore associato di oftalmologia e consulente oculista presso l’università di Pavia Fondazione IRCCS policlinico San Matteo, che sottolinea però anche come la chirurgia in Italia sia al passo con i tempi: “Siamo all’avanguardia – commenta – perché riusciamo a stare al passo con i tempi e ad usare tutte le tecniche chirurgiche più innovative che ci permettono di personalizzare la soluzione per il paziente”.

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