Per apprendere la chirurgia specializzata e saper gestire i pazienti che necessitano di molti esami, non basta solo la preparazione. La professoressa Posarelli spiega l’importanza di lavorare in una struttura che curi tanti casi
Volume elevato di prestazioni e quantità consistente di specialisti sono alcune delle caratteristiche delle unità universitarie dedicate alla cura del glaucoma. In queste strutture, all’attività ambulatoriale, volta all’assistenza dei pazienti provenienti dal territorio o inviati da altri centri, viene affiancata la diagnostica che in particolare per il glaucoma richiede lo svolgimento frequente di esami. Anche “la chirurgia è importante perché oltre agli interventi è previsto un follow up per osservare le eventuali complicanze”, spiega Chiara Posarelli, docente associato di Oculistica presso l’Università di Pisa, Unità operativa oculistica dell’Aou Pisana, a colloquio in questo video con il professor Michele Figus, ordinario di malattie dell’apparato visivo dell’Università di Pisa, direttore dell’Unità operativa di Oculistica Universitaria Pisana e direttore della scuola di specializzazione di Oftalmologia dell’Università di Pisa.
Per un chirurgo, specializzarsi nel trattamento del glaucoma “significa gestire la patologia – afferma Posarelli – con le tante tecniche a disposizione, invasive o mininvasive”. In più “è una fortuna lavorare in una struttura che vede tanti casi perché l’esperienza insegna a gestire anche i casi più complicati”.
Il fatto che il centro sia all’interno di una struttura universitaria permette infine anche agli specialisti di proseguire con la ricerca: “la raccolta dei dati – conclude la professoressa – è un aspetto impegnativo perché impone la trascrizione digitale, ma ci consente anche di pubblicare i lavori scientifici”.