Cos’è il Braille?
È l’alfabeto dell’inclusione. Che permette a non vedenti o ipovedenti l’accesso alla cultura e all’informazione.
Chi ha inventato il Braille?
Il Braille, di cui si celebra oggi la giornata nazionale, è un sistema di lettura e scrittura tattile a rilievo che è stato messo a punto dal francese Louis Braille e che ha una storia curiosa.
Il suo inventore, infatti, a tre anni si infortunò all’occhio sinistro nell’officina del papà, che realizzava selle. A causa dell’estendersi dell’infezione perse la vista anche all’occhio destro e divenne cieco. A 10 anni vinse una borsa di studio alla Institution des Jeunes Aveugles (“Istituto per giovani ciechi”) a Parigi, un luogo in cui giovani non vedenti apprendevano diversi mestieri e veniva insegnato loro a leggere con il metodo del fondatore Valentin Haüy, basato sul fatto che le persone non vedenti potessero decifrare testi stampati in lettere in rilievo. Questo metodo, però, non permetteva di scrivere: cosa alla quale cercò di ovviare Braille una volta cresciuto, ispirandosi a una modalità utilizzata per i dispacci delle forze armate, inventando un metodo basato su sei punti che porta ancora il suo cognome: il Braille, appunto.
La giornata nazionale del Braille
La ricorrenza della giornata nazionale del Braille è stata istituita con la legge 126 del 3 agosto 2007. Si celebra annualmente il 21 febbraio, per sensibilizzare nei confronti delle persone non vedenti, in coincidenza con la giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura). Infatti, questo sistema consente ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto in tutte le lingue.
Iniziative di sostegno e di sensibilizzazione in Italia
Per l’occasione, l’UICI, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, e Il Club Italiano del Braille promuoveranno iniziative su tutto il territorio nazionale per sostenere la diffusione del Braille e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di questo strumento.
Il 22 febbraio 2022, alle ore 16 l’appuntamento è a Roma per raccontare come questo strumento abbia rivoluzionato le opportunità di inclusione dei ciechi nel lavoro, nella cultura, nelle arti e nella società ma anche lanciare un allarme sul fenomeno della povertà educativa dei bambini con un progetto dedicato.
Oltre al Presidente del Club Italiano Braille Nicola Stilla e al Presidente dell’UICI Mario Barbuto, interverranno il Ministro per le Disabilità Erika Stefani, il sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso, il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, il direttore d’orchestra Luigi Mariani, il Presidente FISH Vincenzo Falabella e rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni degli operatori del settore.
A questo link il programma completo dell’evento.