Chirurgia refrattiva: esiste una differenza, anche numericamente importante, tra chi ne avrebbe bisogno e chi poi effettivamente vi ricorre.
Secondo una recente statistica dell’American Academy of Ophtalmogy solo l’1% di coloro che trarrebbero beneficio dalla chirurgia refrattiva si sottopongono poi effettivamente a questa procedura.
Per i medici il mancato ricorso a questa chururgia è legato ad elementi come i costi, il timing post operatorio di guarigione, la teorica necessità di sospendere temporaneamente il lavoro.
Per i pazienti, invece, uno dei limiti può essere la paura. Il timore ad esempio di andare incontro a complicanze. Per questo è importante da parte dello specialista far comprendere che la chirurgia è sicura, distinguendo i centri specializzati che mettono in sicurezza con una procedura standardizzata i pazienti, da quelli che, magari con superficialità, rendono idoneo un paziente senza che lo sia veramente.