Intervista al Prof. Giovanni Alessio, Vice Presidente vicario dell’Associazione Italiana di Chirurgia della Cataratta e Refrattiva (AICCER)
La chirurgia refrattiva ha come scopo quello di correggere i difetti di vista, qualcosa che è molto più complesso di ciò che si potrebbe aspettare. Oltre all’intervento chirurgico, in cui in genere si modifica la curvatura della cornea per eliminare l’uso degli occhiali, molto spesso si cambia la personalità del paziente. Si tende al raggiungimento dell’autonomia visiva, senza ricorrere a uno strumento come gli occhiali di supporto per stare bene.
Lo evidenzia il Prof. Giovanni Alessio, vice Presidente vicario di AICCER, Associazione Italiana di Chirurgia della Cataratta e Refrattiva.
Esistono vari interventi con cui coprire range diversi di difetto visivo e caratteristiche dell’occhio, ma ci sono pazienti per i quali non vi è un’indicazione per questo tipo di approccio. È indicata in chi ha grande stabilità, persone che da un anno all’altro non hanno cambiamenti di gradazione, altrimenti il rischio è dover ricorrere nuovamente agli occhiali.