Il Prof. Luca Buzzonetti (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma): «La diagnosi precoce è importantissima, sia per correggere i difetti della vista che per la cura delle patologie congenite»
Qual è l’età giusta per la prima visita oculistica di un bambino? “La prima visita oculistica si esegue all’età di tre anni. Prima di questa età”, spiega il Prof. Luca Buzzonetti, Primario di Oculistica dell’Ospedale Pediatrico IRCCS “Bambino Gesù” di Roma, “nel corso dei bilanci di salute è compito del pediatra effettuare degli screening generali per individuare eventuali situazioni a rischio. Il timing di questi controlli è: alla nascita, entro il primo anno del bambino, e poi a tre anni. Dai tre anni, se non ci sono problematiche particolari, bisogna comunque effettuare un controllo da parte del pediatra ogni due anni”.
“Ci sono due categorie di patologie – prosegue Buzzonetti – quelle cosiddette congenite, come la cataratta congenita, per cui la diagnosi precoce è fondamentale per poter intervenire nel più breve tempo possibile, ed aumentare al massimo le possibilità di recupero nel neonato. Anche nella seconda categoria, quella dei difetti della vista, come l’ipermetropia, l’astigmatismo, la miopia, è importante la diagnosi precoce, perché ad esempio nel caso dell’ambliopia (occhio pigro), se riconosciuta prima degli 8 anni, si riesce ad intervenire con supporti ottici e far recuperare la capacità visiva”.