Un approfondimento dell’Università del Kentucky spiega i sintomi e come agire
Quando i bambini tornano a scuola, ci sono molte patologie e disturbi di cui i genitori dovrebbero essere consapevoli. Un’infezione altamente contagiosa è la congiuntivite nota anche come “occhio rosa”, che molti bambini e persino adulti contraggono ad un certo punto della loro vita.
Solo negli Stati Uniti, si verificano circa tre milioni di casi l’anno.
A fare il punto su sintomi e trattamenti è l’Università del Kentucky.
I sintomi
I tre tipi più comuni di congiuntivite sono quella di tipo allergico, batterico e virale. Alcuni sintomi che il bambino potrebbe sperimentare includono:
- Arrossamento della superficie oculare intorno alla cornea
- Gonfiore più o meno evidente delle palpebre
- Aumento della lacrimazione con sensazione di fastidio alla luce
- Presenza di modesta secrezione biancastra un po’ densa, agli angoli interni degli occhi
- Presenza di materiale addensato di color giallognolo tra le ciglia
- Prurito, irritazione o bruciore
- Difficoltà respiratoria con sintomatologia simil-influenzale
- In casi più importanti, gonfiore e dolenzia al davanti del padiglione auricolare con ingrossamento del linfonodo satellite, che drena le situazioni infettive e infiammatorie della regione perioculare
Come si trasmette
Nei bambini, le congiuntiviti batteriche e ancor più le virali, rischiano di essere trasmesse con facilità, per la situazione ambientale e l’esuberanza tipica dei bambini, solitamente poco propensi ad una igiene frequente e attenta delle mani. A scuola, per esempio, la trasmissione può avvenire più facilmente per la condivisione di giocattoli, materiale didattico e suppellettili. Se il bimbo presenta uno di questi sintomi, è importante separare il bambino dai compagni, tenendolo a casa, e aumentare le norme di igiene personale, con utilizzo di fazzoletti in carta monouso, in attesa di rivolgersi al pediatra e/o all’oculista.
Trattamento e consigli utili
A seconda del tipo di congiuntivite, verrà prescritta la terapia più opportuna, assolutamente in colliri, possibilmente monodose per evitare che, specialmente in caso di forme infettive, la patologia si trasferisca da un occhio all’altro. Molto utile quindi in questi casi utilizzare abbondantemente lacrime monouso come sistema di detersione della superficie oculare e per migliorare la compliance soggettiva del paziente, ed anche quei fazzolettini di TNT per asciugare la lacrimazione esterna e rimuovere eventuali piccoli addensamenti di secrezione blefarocongiuntivale. Diventa infine importante osservare alcune semplici norme comportamentali per circoscrivere l’evento infettivo ed evitarne la diffusione sia in casa che in altri ambienti:
- Utilizzare asciugamani e federe separati
- Lavare frequentemente le mani con utilizzo di saponi detergenti non tossici
- Pulire accuratamente gli oggetti e le suppellettili adoperate dal bambino (ad es. penne, elementi del PC, scrivania, ed anche gli occhiali)
In caso di ragazze adolescenti, è importante che queste non condividano la trousse dei trucchi. Quelli utilizzati per ultimi andranno eliminati, in attesa di prenderne di nuovi a guarigione avvenuta.