Circa il 10% della popolazione con l’acromatopsia, forma rara di daltonismo
È detta “l’isola dei senza colore” o in modo più improprio “l’isola dei daltonici”: Pingelap, un atollo che si trova negli Stati Federati di Micronesia, nell’Oceano Pacifico settentrionale, ha una parte degli abitanti, una quota intorno al 10%, che poco o nulla può godere dei colori brillanti della vegetazione o di quelli caldi della sabbia perché non è in grado di distinguerli.
La causa è l’acromatopsia, una rara malattia genetica che comporta l’incapacità totale di distinguere i colori, una forma rarissima di daltonismo.
Le persone con questa condizione non possono vedere alcun colore, il loro mondo è solo in nero, bianco e grigio, a causa della completa assenza di coni funzionali di percezione del colore. Oltre a questo, le persone con acromatopsia completa possono anche provare sensibilità alla luce, ridotta nitidezza della vista e movimenti involontari dell’occhio.
Quando il tifone del 1775 spazzò via quasi tutta la già piuttosto ridotta popolazione di Pingelap, 19 isolani furono lasciati sull’atollo con il loro re. Potrebbe essere stato proprio quest’ultimo a causare problemi alla vista dell’isola, poiché è probabile che avesse un gene recessivo che ha causato la condizione.
A ricostruire la storia è stato un articolo sull’American Journal of Human Genetics. Con così poche persone sull’atollo, si sono verificati molti legami anche intimi tra consanguinei e il gene è diventato prevalente nella popolazione. La patologia colpisce circa 1 persona su 30.000 in tutto il mondo, ma fino al 10% della popolazione di Pingelap.