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"Pupilla rossa" nelle foto, quando occorre prestare attenzione - EyesON EyesON "Pupilla rossa" nelle foto, quando occorre prestare attenzione - EyesON

“Pupilla rossa” nelle foto, quando occorre prestare attenzione

Natale, tempo di festeggiamenti (necessariamente morigerati in era Covid) e di foto, magari di gruppo da scattare. E se si presenta il famigerato effetto “pupilla rossa” a rovinare gli scatti più belli? Secondo gli esperti di Vision Scotland, ripresi dal Daily Record vi sono una serie di ragioni per cui ciò potrebbe accadere.

Quando l’effetto occhio rosso non è preoccupante

Nella maggior parte dei casi non è nulla di cui preoccuparsi, in quanto l’effetto è causato dalla stimolazione della retina da parte del flash della fotocamera, soprattutto quando le pupille sono ampie e ben dilatate, ovvero in condizioni di scarsa luminosità o nei bambini. Ma alcune situazioni possono richiedere attenzione. A parte l’ovvio riflesso della luce, ci sono un paio di altri motivi per cui gli occhi potrebbero apparire in modo strano nelle foto.

Quando l’effetto occhio rosso è spia di alcune patologie

Secondo Vision Scotland, vedere gli occhi rossi o bianchi negli scatti fotografici potrebbe essere un segno di un problema agli occhi più serio. Una condizione comune che può causare l’effetto occhi rossi nelle foto è lo strabismo, ovvero quando gli occhi non funzionano in sincronia tra loro. Solo un occhio apparirà rosso, poiché stava guardando direttamente la fotocamera e il flash mentre l’altro non poteva.

Se gli occhi sembrano più bianchi o gialli che rossi, ciò potrebbe indicare qualcosa di più serio. La condizione più comune è la cataratta, ma potrebbe anche essere un segnale di allerta per i distacchi di retina o per un retinoblastoma, la neoplasia intraoculare più frequente in età pediatrica. Nella maggior parte dei casi, essa colpisce i bambini prima dei 5 anni, ed è causa del 5% della cecità infantile. Va detto però che il retinoblastoma è spesso curabile, e qualora venga diagnosticato precocemente e con un adeguato trattamento, la stragrande maggioranza dei pazienti mantiene la vista.

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