Nel caso di un melanoma oculare, per tumori grandi della coroide, si può fare un trattamento con terapia radiante mediante i protoni. È un trattamento di elezione e selettivo che però induce delle complicanze, che sono benigne, ma possono portare in una percentuale importante di casi, il 60%, comunque all’enucleazione dell’occhio.
A descrivere le strategie per ridurre le complicanze è Mario Romano, Professore Ordinario di Oftalmologia del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Humanitas di Rozzano (MI).
Contro gli effetti della terapia con protoni vi è l’opportunità di rimuovere il melanoma della coroide chirurgicamente, attraverso l’endoresezione, per la quale uno dei rischi da gestire è quello di avere un’embolia durante l’intervento.
In alcuni pazienti che per l’effetto del trattamento con i protoni presentano anche sanguinamento, quest’ultimo può essere ridotto, e se la localizzazione del tumore e il trattamento non sono stati al polo posteriore dell’occhio si può avere anche un recupero funzionale.
Sono pochi i centri che praticano questa tecnica e deve esserci uno stretto collegamento con l’oncologia oculare.
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